giovedì 31 maggio 2012

I protagonisti del canto gregoriano

                                                                        Guido d'Arezzo

Guido D'Arezzo è considerato il principale trattatista e didatta del Medioevo. Egli nacque in un villaggio vicino a Pomposa (Ferrara) nel 995. Si fece monaco nel monastero di Pomposa ma poi, in seguito a contrasti con alcuni confratelli, si trasferì ad Arezzo dove fondò una scuola di canto. Il suo metodo di insegnamento e le sue innovazioni in campo musicale si diffusero molto. Egli godeva anche della stima di papa Giovanni XIX. Guido D'Arezzo morì in un convento dei Camaldolesi nel 1050. Tra le sue opere ricordiamo: Micrologus de Musica, Prologus in Antiphonarium, Regulae rhytmicae, Epistola ad Michaelem.





-L'ESACORDO E IL NOME DELLE NOTE: Guido D'Arezzo sviluppò un metodo chiamato solmisazione per facilitare ai cantori l'apprendimento delle melodie scritte sul rigo. Questo metodo si basa sull'esacordo che è la successione di sei suoni in cui il semitono è collocato in posizione centrale. Egli lo derivò dalle note delle sillabe iniziali di ognuno dei sei emistichi che compongono la prima strofa dell'Inno di San Giovanni, il protettore dei cantori. Unendo queste sillabe con le relative note si ha l'esacordo (ut,re,mi,fa,sol,la).
Il “si” nacque dall'avvicinamento delle due lettere iniziali di Sancte Johannes, il verso adonio che conclude la prima strofa dell'Inno di San Giovanni. Fu Ludovico Zacconi a proporre l'adozione del “si”.

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