mercoledì 29 febbraio 2012

LA MUSICA SACRA NEL RINASCIMENTO

LA MUSICA SACRA NEL RINASCIMENTO
Secondo la tradizione la Basilica di San Pietro sorge sulla tomba dell'apostolo Pietro, crocifisso e giustiziato intorno al 60 d.C., sul luogo che il pontefice Anacleto volle segnare con la costruzione di un "trofeo".
Fu solamente con l'impero di Costantino e il riconoscimento della religione cristiana come culto ufficiale dell'impero romano che si gettarono le fondamenta della basilica paleocristiana di San Pietro.
I lavori, avviati nel 315 d.C., giunsero a compimento circa undici anni più tardi, quando papa Silvestro II consacrò la chiesa con una cerimonia solenne.

Dopo più di un millennio di storia l'edificio, nel quale erano anche ospitati alcuni affreschi di Giotto, era ormai in una condizione di pesante degrado quando Papa Nicola V ne decise un radicale restauro affidato a Leon Battista Alberti e a Bernardo Rossellino.
Dopo la morte del Pontefice, tuttavia, Papa Giulio II decise di interrompere i lavori varando il progetto per la costruzione di una nuova cattedrale.

Nel 1506 d.C. l'incarico venne affidato al Bramante che cominciò con l'abbattere la basilica preesistente e con il gettare le basi di quella che sarebbe stata la più grande cattedrale della Cristianità.
Negli oltre cento anni necessari a portare a compimento i lavori della Basilica si alternarono alla direzione della "Fabbrica di San Pietro" i più famosi artisti dell'epoca; da Raffaello Sanzio, che intorno al 1514 d.C scelse di trasformare l'impianto dell'edificio bramantesco in una croce latina, ad Antonio da Sangallo il Giovane e a Michelangelo, che, sotto il pontificato di Paolo III, oltre a decidere di ricuperare il progetto a croce greca originale, disegnò la cupola di cui seguì personalmente la realizzazione fino alla morte del 1564 d.C.


Nei circa trenta anni che seguirono, la "Fabbrica di San Pietro" venne affidata prima alla direzione del Vignola e poi a quella degli architetti Giacomo Della Porta e Domenico Fontana a cui si deve ascrivere il merito di aver portato a compimento intorno al 1588 d.C. il progetto michelangiolesco della cupola.
La Basilica di San Pietro raggiunse l'attuale aspetto grazie all'intervento di Carlo Maderno, che, ritornò all'impianto basilicale a croce latina, e definì l'aspetto scenografico della facciata caratterizzato dalla scalinata, le colonne affioranti nelle murature, le finestre con la loggia delle benedizioni al centro ed in alto le tredici statue di Gesù, Giovanni Battista e gli apostoli.
I lavori sulla basilica si conclusero sotto il pontificato di Urbano VIII nel 1626 d.C., ma solamente fra il 1655 d.C. ed il 1667d.C. per volere di Alessandro VII, Bernini progettò e realizzò il grande portico a colonnato di Piazza San Pietro e pose al centro l'obelisco del I secolo a.C. proveniente da Eliopoli.
La Basilica di San Pietro, oggi in grado di accogliere 20000 fedeli, è alta oltre 130 metri e lunga circa 190, i soffitti delle navate raggiungono quasi i 44 metri e la cupola circa i 120 metri all'interno ed i 136 sulla lanterna esterna; gli interni, caratterizzati dalle vastissime decorazioni a mosaico, sono anche lo scrigno prezioso per alcune delle più celebri opere d'arte al mondo, quali ad esempio il Baldacchino del Bernini e la statua della Pietà di Michelangelo.

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