venerdì 9 novembre 2012

La musica romantica


La musica romantica


Tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo si affermò la cultura romantica, caratterizzata da un generale ripudio dei valori tipici dell'illuminismo, dall'affermazione della supremazia dell'intuizione e del sentimento sulla ragione, dalla proclamazione del valore dell'individuo, dall'esaltazione delle culture nazionali, dalla rivalutazione delle tradizioni storiche e dall'affermazione del primato dello spirito sulla materia.
Il romanzo I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang Goethe, pubblicato nel 1774, fu uno dei testi che più contribuirono – insieme a René di Chateaubriand, pubblicato nel 1802, e al Pellegrinaggio del giovane Aroldo di Lord Byron, pubblicato tra il 1812 e il 1818 – alla diffusione della cultura romantica in Europa i cui poi letterari spaziavano dal tema del viaggio al gusto per l'esotismo, dall'esaltazione dell'individualità irrequieta alla contemplazione del passato, dal rapporto con la natura alla religiosità mistica fino al vagheggiamento della morte.

La patria del romanticismo letterario fu senza dubbio la Germania. Attorno al 1780, infatti, un gruppo di poeti e drammaturghi, tra i quali Herder, Goethe e Schiller avevano dato vita al movimento dello Sturm und Drang (“tempesta e impeto”) e, sul finire del secolo, grazie anche all'opera dei fratelli August e Friederich Von Schlegel e ai filosofi idealisti Fichte e Schelling, sorse quel movimento di riscoperta della nazione e di riscossa patriottica che coinvolse molti intellettuali tedeschi sulla scia delle battaglie anti napoleoniche.

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